Welfare aziendale e fringe benefit: i trend attesi nel 2024

Nuove indagini di Secondo Welfare mettono in luce come il welfare sia sempre più al centro dell’interesse di organizzazioni e dipendenti. Tra i benefit più apprezzati ci sono i servizi alla persona e alla famiglia, lo smart working e la flessibilità. A considerarlo maggiormente per accettare una proposta di lavoro sono soprattutto i più giovani.

Anche nel 2024 si continua e si continuerà a parlare di welfare aziendale. La Legge di Bilancio anche quest’anno ha infatti aumentato la soglia di defiscalizzazione e ampliato le possibilità di spesa per i fringe benefit, cioè quell’insieme di sostegno al reddito di lavoratori e lavoratrici che prevede specifici benefici fiscali per le imprese che li erogano.

Sembra dunque che, come accaduto per il 2023, anche per quest’anno le imprese che potranno permetterselo investiranno nel welfare e nella flessibilità. Anche lo smart working sembra essere, infatti, tra le politiche più gettonate dai dipendenti e con cui, necessariamente, le organizzazioni sono chiamate a fare i conti.

I motivi sono molteplici. C’è sempre maggiore consapevolezza di come il welfare rappresenti un punto di forza per le imprese responsabili, che desiderano mettere al centro del proprio intervento le persone e la sostenibilità. Ma c’è di più. Il welfare è ormai considerato uno strumento essenziale per attirare anche nuovi talenti, fidelizzarli e farli lavorare al meglio all’interno dell’organizzazione, oltre che essere un vantaggio fiscale per l’ente.

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